universita'-parconatural-
ho scoperto che i miei nuovi amici gentilmente avevano programmato per me che
queste due settimane mi facessi i fatti miei, che si puo' leggere che non mi
stanno molto dietro oppure che sono libera.
preferisco la seconda versione.
il programma e' che domenica e lunedi' andro' con la volontaria spagnola a
vedere la comunita' maya, poi avro' una settiman per riprendermi dall'impatto e
decidere se voglio tornare a casa, poi mi faranno una formazione sabato e
domenica prossimna per convincermi a non tornare a casa e poi andro'
finalmente a vivere la vita bucolica degli indigeni.
nel frattempo-dicono i miei amici- puoi viaggiare un po' per il guatemala.
oppure no, penso io che sono stanca morta da tutto quest'anno e mi va benissimo
non avere niente da fare.
cosi' bigellono- con somma cutela-
la gente e' molto rispettosa e io dal canto mio mi esercito a diventare
invisibile e non dare nell'occhio.
gli uomini non dicono volgarita' per la strada, neache quelli che non hanno
niente da fare, le donne dal canto loro sono molto contenute e indossano un
espressione impassibile da maya, ma se chiedi qualcosa sorridono e sono molto
disponibili.
non esistono i vestiti succinti, talvolta vengono lasciate scoperte porzioni di
abbondante seno, ma sono quasi sempre mamme e non hanno niente di ostentativo.
non esistono i passeggini e non ho mai visto un bambino piangere-e credo che
queste due cose siano legate.
per Silvia e Monica che mi chiedevano i bambini vengono portati legati in panni
normalissimi, rettangolari e multicolori, ma le cittadine si vergognano e cosi'
li portano in braccio, che e' solo piu' faticoso.
sono andata al perque central che in realta' e' una piazza enorme con qualche
aiuola.
la gente si raccoglie in capannelli ad ascoltare. una signora vende forse un
sapone e parla del micròbio, creatura insidiosa e invisibile che si trova dove
meno te l'aspetti "ci sono dei signori-senza voler offendere nessuno- che vanno
con le scarpe nuove e le calze eleganti, che quando tornano a casa e se le
tolgono il gatto scappa dalla finestra per la puzza..."la signora recita, mima,
fa ridere i bambini, rabbrividire le madri e zittire i signori.
sulle panchine i guatemaltechi baciano con passione le loro signore, anche
quelli per niente giovani
in un aiuola ben curata un mamma topa portava a giocare i suoi figlioletti
adolescenti e se la venditrice si distarae le entrano nella borsa e poi
scappano ridendo al trotto
c'e' una musica di pianola, molta gente di varia eta', un signore al microfono
canta che Dio e' meraviglioso, e' accompagnato anche da una chitarra rossa
stile rock sostenuta da un anziano con una faccia da texano e il cappello pure
e rosso pure in faccia come la chitarra, ma non gli danno l'audio perche' credo
non sappiasuonare.
un tizio al microfono racconta che lui beveva tanto, era disperato-urla, gli si
incrina la voce-molti uomoni di diverse eta' in silenzio lo ascoltano,
commossi.
e diceva a Dio: DIo ma a me mi piace! A MI ME GUSTA!alleluia! -quasi piange- che
cosa posso farci se mi piace? alleluia!gli ho detto DIOS CAMBIAME, allelulia!
perche' siamo tutti figli e questo nessuno ce lo toglie, nessuno!
ho visto un colibri'! non si distinguono le ali...
un signore stende un panno in terra e comincia a deporvi degli oggetti, ma non
sono in vendita, inizia a raccontare una storia, credo, non mi avvicino perche'
ci sono solo uomini, l'unico oggetto riconoscibile sul telone e' un enorme pene
dritto verso il cielo, pittosto realistico.
vado a visitare la cattedrale, un signore un po' piu' largo che lungo si offre
di farmi compagnia e mi chiede se sono un attrice e come sta mio marito e mi
da' il benvenuto in guatemala
e' vero, la mattina c'e' sempre bel tempo, il pomeriggio piove
i manichini per i jeans hanno giustamente delle forme da natiche guatemalteche,
ben sferiche
come i piccioni la gente si accalca sotto i portici immobile, aspetta che smetta
il temporale.
ora vado perche' in realta' non credo che sia previsto che qui si usi internet
liberamente, ma mi hanno spiegato che i guatemaltechi non sono capaci di dire
di no e poi sono bionda.
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